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DOMANDA AL DENTISTA

Generiche

Ho un dente che mi da fastidio ogni tanto. Come faccio a capire se ho una carie?

Indicativamente può capire di avere una carie se:

1) ha dolore.
Inizialmente può avere una sensibilità al freddo (più frequente) o al caldo. Ad esempio mangiando un gelato od una bibita fredda si avverte un leggero fastidio o addirittura una fitta di dolore in corrispondenza di un dente. Generalmente questo fastidio o questo leggero dolore passa dopo pochi secondi. In questo caso è consigliabile recarsi il prima possibile da un dentista per confermare o meno la presenza di una carie.

2) in secondo luogo può provare a vedere allo specchio se vede sul dente una zona nera o un piccolo “buco” sulla superficie dello smalto del dente.
Questa evenienza è generalmente più rara della precedente per la difficoltà di riuscire a vedere allo specchio una zona così piccola, e comunque spesso è preceduta dalla sensibilità o dal dolore riferito al dente. Chiaramente questi esposti fino ad ora sono dei metodi “fai da te” ma ovviamente la cosa migliore in caso di dubbio è quella di rivolgersi il prima possibile ad un dentista.

3) visita dal dentista.
Ovviamente il dentista è la persona più indicata per capire se lei ha una carie o un altro tipo di problema dentale o gengivale.

Vediamo in che modo: sia per visione diretta, cioè guardando il dente direttamente o con l’aiuto dello specchietto.

Oltre a questo è fondamentale l’utilizzo delle radiografie endorali per la visione dell’area cosidetta “interdentale” (cioè tra un dente e l’altro), queste aree sono “nascoste” perchè rappresentano la zona dove i denti sono a contatto gli uni con gli altri.

Un altro validissimo aiuto per il dentista è rappresentato dalle foto dei denti eseguite con macchina fotografica ed obbiettivo dedicato. La foto del dente consente di avere un’immagine più chiara ed ingrandita e aiuta sia il dentista nella diagnosi che il paziente nella comprensione del suo stato di salute dentale.

Cosa è la carie del dente e cosa può comportare?

La carie si presenta come una cavità (cioè un “buco”) sulla superficie dello smalto del dente.

La carie è determinata dall’azione dei batteri che sono in grado di produrre sostanze acide in grado di demineralizzare lo smalto formando così una cavità sullo smalto che progressivamente si approfondisce nello strato di dentina sottostante.

Dopo aver raggiunto la dentina i batteri possono facilmente arrivare al nervo del dente. In questa fase il dolore generalmente aumenta di intensità e non diminuisce spontaneamente. In questi casi non è più sufficiente una otturazione ma si deve eliminare il nervo infetto,mediante una terapia detta “cura canalare”

Da ieri, quando mastico ho un molare che mi fa male. Cosa dovrei fare?

Le consiglio di lavare bene la zona indolenzita sia con lo spazzolino che con il filo interdentale.
Questo dolore potrebbe essere originato o dalla gengiva (ad esempio per un’infiammazione gengivale detta “gengivite”) o dal dente vero e proprio (ad esempio per una carie o per una “pulpite”, cioè un’infiammazione e/o infezione del nervo del dente).
Nel caso di una “gengivite” durante la pulizia potrebbe notare un leggero sanguinamento. In questo caso non interrompa lo spazzolamento o l’utilizzo del filo: è normale che una gengiva infiammata sanguini leggermente durante la pulizia.

Comunque anche nel caso in cui dovesse avere una diminuzione o la scomparsa del dolore le consiglio di non trascurare questo prezioso “allarme” e di recarsi dal dentista per una visita di controllo.

Il mio dentista mi ha detto che ho una tasca gengivale. Non ho ben capito di cosa si tratta e se si può curare

La tasca gengivale (volgarmente detta anche “sacca gengivale”) consiste in una infiammazione ed un distacco della gengiva dalla parete del dente alla quale è fortemente adesa in condizioni di salute. La gengiva ha una funzione di protezione, che potremmo definire simile a quella di una “guarnizione di silicone”. Infatti quando è sana impedisce che i batteri si inseriscano tra il dente e la gengiva stessa. I responsabili di questa infiammazione gengivale sono i batteri.

Ovviamente più è profonda e più è grave, perchè signiifica che i batteri sono scesi più in profondità e sono liberi di distruggere l’elemento più importante per la stabilità del dente: l’osso alveolare.

Il progredire di questa malattia che prende il nome di parodontite (volgarmente detta “piorrea”) può determinare anche la perdita dei denti. Proprio per questo è fondamentale la sua cura che consiste essenzialmente nella rimozione scrupolosa della placca batterica e del tartaro presente sulla superficie del dente e sulla sua radice.

La terapia di base oltre alla classica “pulizia dei denti” prevede la “levigatura radicolare” ed il “courettage gengivale”. Senza entrare troppo nel dettaglio le dico che queste terapie servono per rimuovere completamente il tartaro ed i batteri dalla superficie delle radici dei denti. In questo modo la gengiva potrà nuovamente aderire alla radice stessa e riprendere la sua funzione di “sigillo e di guarnizione”.

Ovviamente non tutti i casi si risolvono con questa terapia di base, per cui spetterà al dentista o allo specialista “parodontologo” (lo specialista che si occupa delle malattie parodontali, cioè gengiva, ed osso di sostegno dei denti) valutare eventuali ulteriori terapie.

Il mio consiglio spassionato è quello di eseguire giornalmente una scrupolossissima pulizia dei denti utilizzando sia lo spazzolino che il filo interdentale. Quest’ultimo molti sanno di doverlo usare ma pochi lo usano bene ed in maniera costante (una volta al giorno, ma tutti i giorni dell’anno!).
Senza questa pulizia dentale e gengivale giornaliera le cure dal dentista sono destinate inesorabilmente ad una minore percentuale di successo.

A distanza di settimane o mesi da quando ho eseguito una otturazione ad un dente, avverto un indolenzimento, come se diventasse più sensibile. Da cosa dipende?

Lo smalto è spesso pochi millimetri ed essendo privo di fibre nervose non è sensibile.

La carie determina la distruzione dello strato di smalto e quindi i batteri aggrediscono la dentina sottostante. Questa a differenza dello smalto ha al suo interno delle fibre nervose che sono il prolungamento del nervo del dente (o polpa dentaria) e quindi la carie ed anche la conseguente otturazione possono creare sensibilità e/o dolore.

Anzi a volte subito dopo l’otturazione la sensibilità può anche aumentare, perchè comunque si deve rimuovere completamente la carie anche se in tal modo si può arrivare in prossimità del nervo.

Alcune cellule presenti nella polpa dentaria (gli odontoblasti) sono in grado di produrre dentina “di reazione” che ha una sorta di funzione di difesa dalla carie.

Questo nuovo “muro di difesa” consente con il tempo la diminuzione della sensibilità perchè allontana il nervo del dente dalla nuova otturazione. Ma non sempre questo avviene, a volte la carie ed i batteri sono scesi così in profondità che la polpa dentaria e le cellule in essa contenute non sono in grado di reagire, per cui l’infiammazione e lo stimolo doloroso gradualmente aumentano o comunque non sono sopportabili per cui al dentista non resta che devitalizzare il dente (cioè rimuovere completamente la polpa dentaria) e quindi eliminare le fibre nervose e conseguentemente il dolore.

Il consiglio che posso darle è quello di valutare attentamente se il fastidio con il tempo tende gradualmente a diminuire (segno questo che la polpa dentaria stà reagendo bene e che l’infiammazione và gradualmente diminuendo), al contrario se il fastidio aumenta e non è sopportabile il dente si dovrà devitalzzare.

Ho un’amica che utilizza uno spazzolino rotante. Mi domandavo se è utile e più efficace dello spazzolino tradizionale.

Lo spazzolino manuale e quello elettrico lo possiamo paragonare al cambio manuale o automatico dell’automobile. Vanno bene tutti e due, dipende da come ognuno di noi si trova meglio e soprattutto dai risultati che otteniamo con l’uno o con l’altro sistema.
A volte quando non si riesce a mantenere i denti e le gengive ben puliti nonostante gli sforzi allora si consiglia di provare con lo spazzolino elettrico per vedere se i risultati migliorano.

Alcuni spazzolini elettrici emettono un suono quando è passato un sufficiente tempo per la pulizia di una zona e si deve cambiare area. Questo può essere di aiuto per una corretta pulizia.

I miei denti sono un po ingialliti a causa del fumo, cosa posso fare per far tornare il loro splendore originale?

Come prima cosa è importante lavarli accuratamente con lo spazzolino (tre volte al giorno) ed il filo interdentale (una volta al giorno), per escludere la presenza di placca. Per esperienza pochi li puliscono con questa frequenza.
Oltre a questo può eseguire una pulizia dentale professionale con il dentista o con l’igienista dentale.
Se anche dopo la pulizia dentale noterà che i suoi denti sono ancora gialli potrebbe eseguire uno sbiancamento dentale presso il dentista, con l’accortezza di non fumare per 24/48 ore dopo aver eseguito lo sbiancamento dentale.

Terapie indolore

Devo togliere due denti del giudizio, ma ho molta paura di dover soffrire parecchio. C’è qualche nuova soluzione per ovviare a questo problema?

Generalmente l’estrazione può essere eseguita con la normale anestesia locale. Nel suo caso le due estrazioni si eseguono in due appuntamenti diversi a distanza di almeno una o due settimane (dipende ovviamente dallo specifico caso clinico).

In alternativa l’estrazione potrebbe essere eseguita in sedazione cosciente e questo le consentirebbe di eseguire entrambe le estrazioni in una unica seduta, senza sentire assolutamente nulla, e senza avere il ricordo dell’intervento chirurgico eseguito (vista una certa azione di amnesia procurata dalla sedazione cosciente).

Inoltre la sedazione cosciente le consentirebbe di ridurre completamente lo stress e l’ansia che alcuni pazienti provano con questo tipo di interventi.
Nella nostra esperienza anche il recupero post intervento è per il paziente decisamente rapido ed indolore rispetto alla tecnica tradizionale.

Ogni volta che vado dal dentista ho molta paura. Ho sentito parlare e vorrei provare la sedazione cosciente ma non so bene di cosa si tratti e se può fare al mio caso

La sedazione cosciente consente di eliminare ansia, stress, paura, fastidio e dolore durante le terapie dal dentista. E’ una tecnica comunemente utilizzata in tutte le branche della medicina durante terapie fastidiose o minimamente dolorose (come la gastroscopia o la colonscopia) o per piccoli interventi chirurgici. Viene eseguita o per mezzo del protossido d’azoto (il cosidetto “gas esilarante”) che viene respirato attraverso una mascherina nasale, oppure alla presenza di un anestesista per mezzo di normali tranquillanti (benzodiazepine).

Per stabilire se nel suo caso è consigliabile si valutano alcuni parametri. Le cure dentistiche di cui lei ha bisogno, il suo stato di ansia, di stress e di paura dal dentista, mentre l’anestesista valuterà il suo stato di salute generale.

Sono allergico all’anestesia ma ho una paura fregata del dolore. Avete un metodo per non farmi soffrire senza somministrarmi sostanze che potrebbero farmi avere delle reazioni negative?

Innanzi tutto và valutato attentamente a quali farmaci anestetici lei è allergico. Spesso si può essere allergici ad una determinata categoria di anestetici e non ad altri.
In seguito anche con l’aiuto dell’anestesista ed eventualmente di un allergologo si stabilirà quali farmaci è indicato e possibile utilizzare con lei, in relazione anche alle sue esigenze cliniche.

Sostituzione dei denti – implantologia

Vorrei cambiare un impianto che ho e che mi dà spesso fastidio, ma mi spaventa il numero di interventi che dovrei affrontare e i possibili costi. Ci sono nuove soluzioni?

Bisogna innanzi tutto valutare se l’impianto che le dà fastidio deve essere sostituito o se può essere mantenuto eliminando il fastidio.
Dato che l’osso che sostiene l’impianto (osso alveolare) non ha innervazioni e quindi non è sensibile, il fastidio che lei riferisce potrebbe avere origine dalla gengiva che si trova intorno all’impianto. Quindi l’ideale è risolvere il fastidio ed il problema annesso.

Comunque se proprio dovesse essere necessario sostituire il suo attuale impianto il costo per l’impianto completo di perno e di corona definitiva in porcellana è di 1.390 euro ed il numero di appuntamenti saranno un minimo di tre (dipende dalla complessità del suo specifico caso clinico).

Ho un dente mancante che non ho mai sostituito. Quanto mi costerebbe metterne uno nuovo e quante sedute dovrei fare?

La sostituzione di un dente con un impianto comprensivo di perno e corona definitiva in porcellana ha un costo di 1.390 euro. Ovviamente bisognerà valutare il suo specifico caso clinico e valutare accuratamente le sue esigenze.
Le sedute sono generalmente un minimo di tre, esclusa la visita iniziale e l’eventuale pulizia dei denti.

Ho avuto un incidente sul lavoro. E’ possibile sostituire tutti i miei denti superiori rapidamente e senza dover soffrire troppo?

Ovviamente si dovrà studiare attentamente la sua situazione clinica, come ad esempio quella dell’osso che sosteneva i denti e che probabilmente in futuro dovrà sostenere gli impianti dentali. Comunque vorrei tranquillizzarla dicendole che, qualora fosse necessario, oggi è possibile ricostruire l’osso mancante per poter posizionare i nuovi impianti fissi.

Generalmente questi interventi vengono eseguiti in sedazione cosciente per cui il dolore è ridotto e completamente sotto controllo.

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